lunedì 26 marzo 2018

Jolly Pumpkin Bamarillo

Bam Biere di Jolly Pumpkin, Michigan, Stati Uniti: ne avevamo parlato qui. E’ una delle birre di maggior successo del birrificio guidato da Ron Jeffries che la dedica al proprio cane, un Jack Russell che venne investito da un automobile mentre attraversava la strada; si tratta secondo Jeffries di una Farmhouse Ale “autentica”, ossia dalla gradazione alcolica molto contenuta (4.5%) in modo che potesse essere plausibilmente utilizzata dai contadini per dissetarsi durante il duro lavoro nei campi senza perdere “lucidità”.  Nel corso degli anni questa birra di successo si è trasformata in una piccola serie di birre con le varianti Weizen Bam (4.5%), che il birrificio descrive come un mix tra una tradiazione Weizen tedesca ed una classica Sour Ale di Jolly Pumpkin, la Turbo Bam (4.9%) prodotta con una percentuale di malto di segale, la Bam di Castagna con aggiunta dell’omonimo ingrediente. 
A giugno 2017 è arrivata la Bamarillo: Amarillo è ovviamente una varietà di luppolo ma è anche una città del Texas, stato in cui si trovano gli armadilli. “Dall’ incontro tra Bam il Jack Russell e Ben l’Armadillo”  nasce una Bam Biere leggermente più alcolica (5,1%) nella quale viene usata una quantità dimezzata di luppoli Crystal e Cascade in favore dell’Amarillo al fine di accentuarne il carattere fruttato-tropicale. Come tutte le Jolly Pumpkin, anche il mosto di questa viene poi trasferito in foudres di legno dove riceve il lievito della casa, pazientemente elaborato in quattro anni partendo dal Belgian Ale (WLP550) di White Labs. I  batteri ed i lieviti selvaggi vengono introdotti attraverso il sistema di areazione che di notte fa circolare l’aria fresca proveniente dall’esterno sui fermentatori aperti; la birra viene infine trasferita in botte per la maturazione che dura tre mesi: è qui avviene dry-hopping di Amarillo. Nell’ultimo mese di maturazione è stata anche aggiunta della purea di ananas.

La birra.
Ricapitoliamo il modo in cui il cane Bam intende cavalcare l’armadillo Ben:  malti Pilsner, Pale, Black e Crystal 75, fiocchi d’orzo, frumento maltato, luppoli Cascade, Amarillo e Crystal, purea di ananas. 
All’aspetto è di un bel e luminoso color dorato, leggermente velato: la candida schiuma è pannosa e un po’ scomposta, ma ha un’ottima persistenza. Al naso c’è il classico carattere funky e rustico di Jolly Pumpkin al quale s’affiancano profumi di legno e paglia, limone, uva bianca, ribes, mela verde, ananas e un delicato dolce tropicale. L’aroma è pulitissimo, fresco, pieno di vita come la sensazione palatale: vivaci bollicine rendono questa Saison scattante, la consistenza leggera la fa scorre come e forse meglio dell’acqua. Ananas, pesca gialla/mango sono il dolce al quale viene affidato il compito di far da contraltare all’asprezza di uva spina, mela acerca e agrumi; è una bevuta pulitissima ed estremamente secca, dall’enorme potere dissetante e rinfrescante, grazie ad una marcata acidità. Il suo percorso si chiude con un tocco di legno e un amaro delicato nel quale convivono scorza d’agrumi, terra ed erba:  è un viaggio velocissimo, di quelli che ti lasciano il  desiderio di ripartire anziché la felicità del ricordo dei bei momenti trascorsi.  Bamarillo, splendida (quasi) session beer che finisce troppo, troppo in fretta. Più intensa e più fruttata rispetto alla Bam Biere originale, fa un uso molto intelligente della purea di frutta: da bere senza tregua, soprattutto in estate.
Formato 37,5 cl., alc. 5.1%, IBU 51, imbott. 06/2017, pagata 6,00 dollari (birrificio)

NOTA:  la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio della bottiglia in questione e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio

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