lunedì 27 novembre 2017

Moor: Nor'Hop & Raw

Ritorna sul blog il birrificio inglese Moor, fondato nel 1996 da Freddy Walker, chiuso nel 2005 e poi rilevato nel 2007 dall’attuale proprietario Justin Hawke, un californiano la cui formazione brassicola è passata attraverso quattro anni in Germania nell’esercito americano, viaggi in Inghilterra assieme al padre a bere Real Ales e l’homebrewing a San Francisco. Hawke ha lentamente sostituito le birre della precedente gestione con ricette più moderne che utilizzano spesso luppoli extra-europei.  Sino al 2014 il birrificio ha operato negli edifici di un ex caseificio sperduto nella campagna del Somerset: in quell’anno è avvenuto finalmente il trasloco a Bristol, nel sobborgo industriale di St. Phillips, dove ha trovato posto il nuovo impianto da 20 barili, la nuova linea per la produzione di lattine e anche la “Brewery Tap”, aperta dal mercoledì alla domenica. 

Partiamo da una delle tre birre che il birrificio definisce “Ultra Pale Ales”, ovvero birre chiare, leggere, prodotte tutto l’anno e caratterizzata dall’utilizzo di diverse varietà di luppolo. La Union’Hop, come il nome può far intuire, è prodotta con materie prime inglesi; la So’Hop, precedentemente disponibile solo in autunno e nota con il nome Southern Star, utilizza luppoli provenienti dell’emisfero australe. La sua controparte che impiega un non specificato luppolo americano, anch’essa prodotta occasionalmente, era invece chiamata Northern Star. Nel 2012 cambia il nome in Nor’Hop e viene prodotta tutto l’anno.  
Il suo colore è un bel dorato, leggermente velato e sormontato da una cremosa e compatta testa di schiuma dall’ottima persistenza. Al naso profumi floreali, di arancia e pompelmo, lemon grass, crackers, qualche lieve suggestione tropicale. Freschezza e pulizia non mancano ed è subito voglia di portare il bicchiere alle labbra: la bevuta è snella e leggera, scorrevolissima, senza nessuna debolezza acquosa. Una session beer (4.1%) “delicatamente intensa”, se mi passate il gioco di parole, dal carattere prevalentemente agrumato: la controparte è una lieve base maltata (crackers) e qualche nota dolce di frutta a pasta gialla e polpa d’arancia. Il finale è secco, l’amaro (zesty, erbaceo) è della giusta e moderata intensità per non stancare mai il palato e renderlo subito desideroso di un altro sorso. Molto pulita, fragrante ed elegante, la Nor’Hop può tenervi compagnia per tutta la giornata senza mai annoiarvi: utilizza luppoli americani con grande creanza e nel risultato finale troverete anche qualcosa che vi farà pensare alle Golden Ales inglesi. 

Raw è invece una bitter che fu in origine realizzata per essere una delle “house beers” dei pub Real Ale Weston e Royal Artillery Arms, ora purtroppo chiusi. I loro clienti già apprezzavano Merlin’s Magic, la bitter prodotta da Moor, e ne volevano una più luppolata: furono realizzate tre diverse birre sperimentali con da un diverso dry-hopping, la migliore delle quali venne poi chiamata Raw.
Nel bicchiere si presenta abbastanza velata e di colore ambrato: la schiuma biancastra è perfetta, a trama fine, cremosa, compatta e molto persistente. Al naso, fresco e pulito, i delicati profumi di biscotto e caramello convivono con quelli di frutta secca e arancia: anteprima di un gusto che prosegue nella stessa direzione ma con maggior intensità.  Rispetto alla Nor’Hop la presenza dei malti è più evidente e c’è una maggior presenza a livello di sensazione palatale, pur mantenendo la stessa elevata facilità di bevuta. Biscotto e caramello sono perfettamente integrati al dolce della marmellata d’arancia, presente in maniera assolutamente delicata (non pensate al “marmellatone” delle IPA Americane “defunte”).  La chiusura è moderatamente amara, con note terrose e di frutta secca mentre nel retrogusto appare quel “nutty”  tipicamente britannico. Ottima intensità per una session beer (4.3%) che rispetta la tradizione “aggiornandola” con qualche nota fruttata in più. Aroma e gusto viaggiano in sintonia, ogni cosa è al posto giusto, ottima bevuta.
Nel dettaglio:
Nor'Hop, formato 33 cl., alc. 4.1%, lotto 845NH125, scad. 08/2018
Raw, formato 33 cl., alc. 4.3%, lotto 838RAW114, scad. 08/2018

NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.

Nessun commento:

Posta un commento