giovedì 15 giugno 2017

Lindemans Oude Kriek Cuvée René 2014

Risale al 1822 la fondazione del birrificio Lindemans: in quell’anno Joos Frans Lindemans sposa Françoise Josine Vandersmissen, figlia di un agricoltore, ed entra in possesso della fattoria chiamata Hof ter Kwade Wegen nei pressi di Vlezenbeek, venti chilometri a sud-ovest di Brussels. Notizie storiche riportano una produzione annuale di circa 500 ettolitri destinata per la maggior parte al consumo interno: come in tutte le fattorie a quel tempo la birrificazione avveniva nei mesi invernali quando c’era meno lavoro da fare sui settancinque ettari di terreno di proprietà.  
A Joos Frans succede nel 1865 Joos Frans “Duc”  Lindemans e, nel 1901, Theofiel Martin Lindemans: sotto la sua guida l’azienda riduce progressivamente le attività agricole per concentrarsi maggiormente sulla produzione di lambic e faro che viene venduto a cafè ed a blenders. Nel 1930 il timone passa nelle mani del figlio Emiel Jozef al quale spetta il compito di affrontare le tragedie della seconda guerra mondiale: in quel periodo il birrificio riesce comunque ad effettuare una cotta al mese. Con la sua morte, avvenuta nel 1956, cessano anche le attività agricole e, sotto la guida di René e Nestor, negli anni ’70 Lindemans inizia ad operare come distributore di bevande all’ingrosso.  
La popolarità di lambic e geuze è tutt’altro che in crescita  e si cerca di rimediare al calo della domanda interna iniziando ad esportare:  per conquistare il mercato il birrificio inizia ad addolcire i propri prodotti  per andare incontro alle richieste dei consumatori. Emblematico è il caso della Lindemans Kriek, per la quale le ciliegie grotte di Schaerbeek vengono sostituite da un succo di ciliegia addolcito con un edulcorante artificiale, filtrato e pastorizzato.  I nuovi lambic alla frutta hanno tuttavia grande successo facendo crescere rapidamente l’export che arriva ad assorbire il 70% della produzione grazie alle richieste dei mercati statunitense, francese, tedesco e svizzero.  Nel 1992 terminano i lavori di costruzione del nuovo birrificio che dispone di circa 1200 barili della capacità di 600 litri nei quali far fermentare e maturare il lambic. Per convincere Lindemans a far qualche passo indietro c’è voluto l’intervento dell’importatore americano Merchant du Vin: è lui a convincere René Lindemans del potenziale mercato di gueuze e lambic alla frutta tradizionali e a far produrre nel 1994 il primo lotto della Gueuze Cuvée René.
Dal 2006 Lindemans è gestita dai cugini Dirk e Geert che nel 2013 hanno avviato un nuovo e ambizioso programma di espansione da 15 milioni di euro che dovrebbe raddoppiare la capacità di produrre lambic  portandola a 170.000 ettolitri l’anno

La birra.
E' nel 1961 che Lindemans produce la sua prima kriek: a quel tempo come detto venivano usate le ciliegie griotte di Schaerbeek la cui scarsità ha poi costretto il birrificio a cercare alternative; i primi tentativi del 1973 con delle ciliegie aspre provenienti dalla Scandinavia non furono tuttavia soddisfacenti. A partire dal 1978, complice anche la scarsa domanda del mercato, Lindemans decise di abbandonare l'utilizzo dei frutti e iniziò a produrre una kriek dalla gradazione alcolica molto più ridotta (3.5%) con uno sciroppo di amarene che veniva poi addolcito con acesulfame K, sostituito nel 2012 dalla stevia. Bisognerà attendere sino al 2007 per il ritorno di una vera kriek, prodotta con ciliegie aspre provenienti da vari paesi europei che vengono aggiunte e fatte fermentare in un lambic di almeno sei mesi all’interno di grandi foeders di legno dalla capacità di 10.000 litri; dopo altri sei mesi la kriek viene imbottigliata. La rinascità è ancora una volta dovuta alla domanda del mercato statunitense e il suo nuovo nome Oude Kriek Cuvée René (6.5%) è ovviamente una dedica a quel René Lindemans che nel 2006 aveva ceduto il testimone aziendale al figlio Dirk. Attenzione quindi a non confonderla con la Lindemans Kriek (3.5%); la sua etichetta in stile Art Nouveau è opera dell'americano Charles Finkel, beer writer, artista (Finkel Design), famoso importatore di vino e birra (Merchant du Vin) e fondatore della Pike Brewing Company.

La Oude Kriek Cuvée René che vado a stappare è nata a marzo 2014 ed il suo colore è un ambrato infiammato da intense venature rosso rubino; la schiuma, leggermente sporcata di rosa, è cremosa ma abbastanza scomposta e si dissolve quasi immediatamente. Al naso la componente funky (cantina, sudore) si mescola ai profumi di ciliegie e amarene, ribes rosso, mela e limone; in sottofondo legno e anche qualche accenno d’aceto. L’asprezza annunciata dagli aromi si fa ancora più evidente al palato: è una kriek nella quale le ciliegie aspre non sono affatto dominanti ma condividono la scena con il limone, la mela acerba, il ribes rosso. La bevuta è secchissima, estremamente rinfrescante e dissetante soprattutto se affrontata a temperatura piuttosto bassa ma magari un po’ più alta da quella consigliata dal birrificio (5°): l’asprezza risulterà un po’ più attenuata. 
Lasciandola scaldare emergono legno e un dolce velo di ciliegia ma l’asprezza, accompagnata da qualche lieve spunto acetico, si fa più tagliente e alla lunga mette a dura prova il palato.  Non c’è molta complessità o profondità, non c’è l’eleganza di una kriek di Cantillon o 3 Fonteinen ma  è ugualmente una bevuta piuttosto soddisfacente e ad un prezzo ancora assolutamente accessibile, soprattutto se acquistata nel paese d’origine.
Formato: 75 cl., alc. 6.5%, imbott. 20/03/2014, scad. 20/03/2020, pagata 4,19 Euro (supermercato, Belgio)


NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.

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