mercoledì 11 gennaio 2017

Tempest Red Eye Flight Mocha Porter

Ritorna sul blog il birrificio scozzese Tempest che avevamo incontrato lo scorso anno con una buona Amber Ale. Viene fondato nel 2010 dallo scozzese Gavin Meiklejohn e dalla moglie neozelandese Annika a Kelso, Scozia, poche miglia dal confine sud-orientale con l’Inghilterra. I due si erano conosciuti alla fine degli anni ’90 in Canada dove Gavin stava lavorando come cuoco in quella che oggi è chiamata Whistler Brewing Company; è l'incontro con la craft beer revolution statunitense a spingerlo verso l’homebrewing nel periodo in cui si trasferisce in Nuova Zelanda assieme alla futura moglie per continuare il suo percorso di chef. A Sidney frequenta anche un corso professionale per la produzione della birra e poi la coppia rientra in Scozia per aprire a Kelso il gastropub The Cobbles: nei momenti di pausa dalla cucina, Gavin continua con l’homebrewing sotto la  spinta dalle richieste sempre più pressanti dei clienti che desideravano bere una birra locale.  
Ad aprile 2010, nei locali un tempo occupati da un caseificio, fonda la Tempest Brewing Company che dispone di un impianto da 800 litri in parte costruito recuperando attrezzature usate proprio dall’industria casearia. Ad aiutarlo arriva come business manager Allan Rice, uno scozzese con esperienza alla Stewart Brewing di Edimburgo e – come Gavin -  in Canada e Nuova Zelanda; dopo un primo upgrade ad un impianto da 16 hl, per soddisfare la crescente domanda si è reso necessario nel 2015 il trasferimento nella nuova sede al Tweedbank Industrial Estate di Galashiels, ad una ventina di chilometri da Kelso, dove ha trovato posto il nuovo impianto da 30 hl al quale ha anche fatto seguito il completo restyling di tutte le etichette. 

La birra.
Red Eye Flight è una robusta (7.4%) porter  prodotta con caffè brasiliano proveniente dalla Fazenda Pantano e tostato dalla Steampunk Coffee Roasters di North Berwick. Il termine "red eye flight" viene usato in inglese per indicare quei voli aerei che partono la sera tardi, verso mezzanotte, ed arrivano a destino all’alba con una durata di solito inferiore alle sei ore, quelle che consentirebbero un normale periodo di sonno/riposo;  gli “occhi rossi” sono appunto quelli causati ai passeggeri dalla stanchezza derivante da questi viaggi notturni.
La ricetta prevede fiocchi d’avena, malto Golden Promise ed un mix non specificato di altri sette malti scuri, chicchi di caffè, polvere di cacao e luppolo Columbus. All'aspetto è praticamente nera e forma un bel cappello di schiuma color cappuccino cremosa e compatta, dalla buona persistenza. Al naso, con discreta intensità ma con pulizia ed eleganza si fanno subito notare i profumi del caffè, sia in chicchi che in forma liquida/espresso; il corollario comprende lievi esteri fruttati (mirtillo), accenni di cuoio/pelle e di tabacco. Il caffè è protagonista anche in bocca, sostenuto da un'impalcatura che prevede il dolce del caramello e della  liquirizia a supporto delle abbondanti tostature; una bevuta nera di colore e nera di fatto, stemperata da una gradevole acidità. L'alcool si fa sentire solamente nel finale andando a rinforzare un retrogusto lungo e ricco di caffè, tostature e qualche accenno di cioccolato amaro. 
L'eleganza del gusto è senz'altro migliorabile ma questa Red Eye Flight è una porter semplice e monotematica che soddisfa gli amanti del caffè: intensa ma facile da bere, scorre senza intoppi scomparendo dal bicchiere prima del previsto. Buona per risvegliarsi, per la colazione o anche per concludere la serata in tutta tranquillità.
Formato: 33 cl., alc. 7.5%, IBU 50, lotto 000228, scad. 04/04/2017, prezzo indicartivo 3.50/4.50 Euro (beershop).

NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.

4 commenti:

  1. Sempre ottime birre da Tempest, questa non sono ancora riuscita ad assaggiarla. Mi è invece capitata tra le mani la loro imperial oyster stout, ottima birra, forse ancora leggermente troppo carbonata nel mio caso ma comunque una facile e appagante bevuta.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La Oyster Stout ce l'ho in cantina, l'assaggerò nelle prossime settimana assieme alla Mexicake.
      Peccato che in Italia Tempest abbia dei prezzi davvero sopra la media, perchè lavorano bene.

      Elimina
  2. Concordo; sempre un piacere assaggiarle ma non esattamente a buon mercato, soprattutto le birre "speciali" ovviamente.

    RispondiElimina