sabato 17 settembre 2016

Essence of War

Non ho trovato molte informazioni sulla beerfirm belga De Relatiebrouwer,  da poco rinominatasi Het Brouwersatelier; attivi sin dal 2008, i componenti hanno realizzato una serie di birre chiamate Koddestamper (Belgian Ale, Strong Ale, Tripel) appoggiandosi ai birrifici De Graal e Sint Canarus. 
Più di recente (2015), poco prima del cambio nome, al birrificio Pirlot viene sviluppato un progetto parallelo chiamato 4 Horsemen, ovvero i Quattro Cavalieri (dell'Apocalisse); quattro birre (due ancora da realizzare) ispirate dalle tematiche di guerra, carestia, pestilenza e morte. Si parte con la saison "Essence of War" per continuare con la Oyster Stout "Black Cauldron Spit"; segue una Special Belge prodotta con segale e chili (Hellish Horseryeder) e una Quadrupel (anche se in etichetta c'è scritto IPA) chiamata "Meadcleaver Maiden".
Il progetto prevede anche che le birre siano accompagnate dalla giusta colonna sonora; collegandovi a Spotify o a Playlists.net potete cercare il nome della birra "Essence of War" e berla mentre ascoltate le 41 canzoni che spaziano dai Rolling Stone a Amy Winehouse, dagli Iron Maiden ai Black Sabbath, da Marlene Dietrich a Bob Dylan, dai Megadeath a Glenn Miller.
La ricetta di questa saison prevede malto pils (76%), monaco (16%) e cara20 (8%); i luppoli utilizzati sono Fuggles ed Amarillo con aggiunta di estratto di luppolo concentrato al momento dell'imbottigliamento.

La birra.
Si presenta di color oro antico, quasi limpido con una testa di schiuma molto compatta e cremosa, dall'ottima persistenza. Il bouquet aromatico non è purtroppo molto invitante: ci sono note maltate (biscotto) affiancate da quelle terrose e di erbe officinali. Ma c'è soprattutto una componente fenolica (plastica, gomma) abbastanza sgradevole.  Al palato c'è quella vivace carbonazione che ci deve essere in una saison ma la scorrevolezza (e la bevibilità) non è altrettanto elevata e il mouthfeel risulta un po' pesante. Qualche problema anche al gusto, con una leggera astinenza che accompagna tutta la bevuta: l'ingresso è di biscotto e miele, c'è un leggerissimo fruttato che tuttavia non riesco a descrivere e poi la bevuta si chiude con un finale amaro nel quale le erbe officinali affiancano le note terrose e la frutta secca. Quasi più malti che luppoli in una birra che faccio davvero fatica a descrivere e che mi lascia piuttosto perplesso; pulizia ed eleganza latitano, l'alcool è ben nascosto ma ciò non basta a rendere sufficiente una birra abbastanza confusa ed irrisolta.
Formato: 33 cl., alc. 6.5%, IBU 30, lotto 20150035, scad. 31/07/2017,  1.75 Euro (drink store, Belgio).

NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia, e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.

Nessun commento:

Posta un commento