martedì 9 dicembre 2014

Nursia Extra

Secondo appuntamento Birra Nursia: secondo e, per il momento, anche l’ultimo visto che sono solamente due le birre prodotte dal birrificio dei monaci benedettini di Norcia.  Dopo la Bionda, la stagione fredda ben si presta all’assaggio della più sostanziosa Extra (10% ABV):  il nome, se collegato al luogo di produzione (monastero), suonerà abbastanza famigliare agli appassionati di birra, ricordando loro le Extra del birrificio trappista Achel (la sontuosa Extra Bruin e la più recente Extra Blond) e la più leggera Extra di Westmalle. Alla lista si potrebbe aggiungere la nuova St. Bernardus Extra 4, vicina di casa del monastero di St. Sixtus dove viene prodotta la Westvleteren 8 (tappo blu) che un tempo era – e che viene ancora spesso - chiamata Extra. 
Ma torniamo in Umbria; etichetta minimale, raffigurante il rosone della basilica di San Benedetto da Norcia; sul retro, il motto “ut laetificet cor", ovvero "che il cuore ne possa essere allietato", si riferisce alla speranza dei monaci di "condividere con gli altri la gioia che nasce dal lavoro delle nostre mani, così da santificare il Signore, Creatore dell’universo in tutte le cose". I monaci omettono volutamente in etichetta qualsiasi altra informazione e descrizione della birra: “vogliamo evitare d’influenzare il giudizio e la percezione del gusto del consumatore”  puntualizzano sul sito internet. 
Belgian Strong Ale (o Quadrupel, vedete voi dove incasellarla) dall’aspetto bellissimo: tonaca di frate carico di rosso rubino, con sfumature ambrate più chiare. Non impeccabile la schiuma color beige beige chiaro; sebbene cremosa, è un po' grossolana e ha una ritenzione abbastanza scarsa, pur lasciando un lieve pizzo sul bordo del bicchiere. L'aroma dolce, offre sentori di pera, uvetta, prugna, caramello e frutta secca, zucchero candito, una lieve presenza di ciliegia sciroppata. In bocca è morbida, calda ed avvolgente, oleosa, mediamente carbonata, corpo medio-pieno; troviamo caramello e biscotto, uvetta e prugna, per una buona corrispondenza con l'aroma. La bevuta è molto dolce ma ben equilibrata dal calore etilico che "asciuga" il palato, il sorseggiare è lento ma soddisfacente, con qualche incursione nel territorio dei vini liquorosi. Finisce abboccata, con un finale dalla buona intensità e dal morbido tepore etilico della frutta sotto spirito. Difficile non paragonarla alle grandi Strong Ale belghe scure, trappiste,  "d'abbazia" e laiche: c'è ancora un ampio divario da colmare, ma la Nursia Extra esce comunque dal confronto a testa alta; un birrificio giovane ma capace di realizzare una birra "importante" e impegnativa, molto pulita e ben fatta. Diversa la questione prezzo, molto poco "belga".
Formato: 75 cl., alc. 10%, lotto 58, scad. 02/2016, pagata 10.00 Euro (spaccio birrificio).  

NOTA: la descrizione della birra è basata esclusivamente sull’assaggio di questa bottiglia, e potrebbe non rispecchiare la produzione abituale del birrificio.

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