lunedì 20 gennaio 2014

Gladium 1059 O.G.

Primo debutto italiano del 2014 sulle pagine del blog; si tratta del Birrificio Artigianale della Presila, che commercializza le proprie birre con il marchio Gladium. Aperto nel 2012 da Anselmo Verrino, si trova a Zagarise, ad una trentina di chilometri da Catanzaro, ed è quindi uno degli otto birrifici attualmente attivi, secondo il database di Microbirrifici.org, in Calabria. Un birrificio quindi ancora molto giovane che, come viene molto ben documentato da Birramoriamoci, parte con impianto cotta da tre ettolitri e due fermentatori da sei; sul blog di Matteo trovate anche una breve storia del birrificio, un'avventura iniziata nel 2009 ma concretizzatasi solo tre anni dopo grazie alla burocrazia italiana. Realtà giovane, dicevo, che ha già fatto alcune modifiche al proprio portfolio di birre; le prime produzioni, chiamate semplicemente Bionda Doppio Malto, Rossa ed Hefe Weizen, sono state (fortunatamente!) rinominate come White Lady (Weizen) 1059 OG (Belgian Blond Ale), Symphony (Strong Dark Ale) e in arrivo c'è anche una Golden Ale chiamata Hera.
Purtroppo non mi capita spesso di assaggiare birre dai birrifici "artigianali" italiani delle regioni più meridionali; a parte qualche produttore, che si riesce a reperire anche al nord, la maggior parte dei birrifici meridionali (ma non solo) hanno sopratutto una distribuzione locale. Per fortuna stanno aprendo molti beershop on-line che in futuro potranno mettere una pizza a questo problema.
Stappiamo questa bottiglia di 1059 O.G (il nome fa chiaramente riferimento alla Original Gravity, ossia la quantità di zuccheri presenti all’inizio della fermentazione nel mosto, misurata con il densimetro), che in etichetta viene definita una "Belgian Blond Ale".
All'aspetto è effettivamente di color oro antico, velato; molto bella la schiuma, bianca, compatta e fine, cremosa e dalla buona persistenza. Una Belgian Ale in cui onestamente di Belgio vi ho trovato molto poco; a partire dall'aroma, poco pronunciato, che offre qualche lieve sentore di banana e soprattutto di miele millefiori. Lo scenario non muta di molto in bocca; qualche note di crosta di pane, ancora miele, lievie diacetile. L'intensità del gusto è discreta, la pulizia meno, il corpo medio; la consistenza è abbastanza watery, ma la bevuta appare un po' pesante e la birra non scorre veloce come dovrebbe. La carbonazione media cerca di dare un po' di vigore, ma quello che manca è l'apporto del lievito, quella delicata speziatura e quegli esteri che una Blond Ale dichiaratamente Belga dovrebbe avere. Manca anche della necessaria secchezza, lasciando il palato un po' troppo appiccicoso dopo ogni sorso. Chiude con una lieve nota amaricante erbacea, corta ma gradevole, ma il retrogusto è di nuovo dolce, un po' burroso, appiccicoso. Anche tralasciando l'aderenza allo stile dichiarato, rimane una Blond Ale un po' grezza e poco scorrevole, che si beve con più fatica del dovuto; il birrificio è nuovo, e la gioventù sembra trasmettersi in questa bottiglia, ancora da levigare e da mettere a punto.
Formato: 33 cl., alc. 6.5%, lotto 14B, scad. 30/09/2014, pagata 2.50 Euro (stand birrificio)

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