venerdì 27 dicembre 2013

Kirkstall Dissolution Extra IPA

Ultimo debutto del 2013 sul blog, quello della Kirkstall Brewery che si trova nella omonima località negli immediati dintorni settentrionali di Leeds, nel West Yorkshire. Il nome scelto è lo stesso di un precedente birrificio attivo dal 1871 al 1983 sul canale Leeds-Liverpool; ma il paese di Kirkstall ha una tradizione brassicola che trova le sue radici ancora prima, nel dodicesimo secolo, quando alcuni monaci fondarono un'abbazia (con annesso birrificio) sulle rived del fiume Aire. I resti della Kirkstall Abbey sono ancora oggi considerati l'abbazia cistercense meglio conservata di tutti il Regno Unito; anche l'edificio che molti secoli più tardi ha ospitato la Kirkstall Brewey è ancora in piedi ed è stato recentemente restaurato e dichiarato sito d'interesse scientifico nazionale. La sua posizione sul canale permetteva il trasporto diretto delle birre via barca sino al porto di Liverpool e quindi l'esportazione verso le colonie inglesi anche in Australia e Nuova Zelanda. Negli anni di maggior splendore, la Kirkstall possedeva diversi pub ed aveva acquistato due birrifici di Leeds, prima di essere poi acquistata a sua volta, nel 1938 dalla Dutton's di Blackburn; la Dutton's venne poi comprata nel 1957 dalla Whitbread che ammodernò i vecchi impianti della Kirkstall ma, a seguito della lenta ma inesorabile crisi che colpì tutti i birrifici inglesi nell'ultima metà del secolo scorso, fu costretta a chiuderla definitivamente nel 1983. Dei 18 birrifici (e 150 brewpub) attivi nell'area di Leeds agli inizi del ventesimo secolo, ne sono oggi rimasti solamentre tre:  Leeds Brewery, Ridgeside Brewery, e Wharfebank Brewery. L'edificio della Kirkstall rimase in uno stato di degrado e di abbandono sino alla fine degli anni '90, quando fu oggetto di un ambizioso progetto di recupero che la trasformò nel Kirkstall Brewery Student Village,  dando alloggi ad oltre un migliaio di giovani studenti; il sito oggi include anche un bar, negozi,  una sala biliardo, una lavanderia, una palestra ed una sala in gradi di ospitare eventi e concerti.
Nel giugno del 2011 si aggiunge un quarto produttore di birra a Leeds: è  la "nuova" Kirkstall Brewery, in un edificio che si trova letteralmente all'ombra del vecchio stabile della storica Kirkstall; l'uomo dietro al progetto è Steve Holt, persona con una lunga esperienza nell'industria brassicola nonchè proprietario della Vertical Drinks Ltd, noto distributore ed importatore di birre  per il Regno Unito da Stati Uniti (soprattutto Sierra Nevada, dal 2003), Belgio e Germania. E' proprio la Craft Beer Revolution americana ad ispirare Steve Holt a mettere in piedi un proprio birrificio; la produzione (impianto da 8 barili) è affidata al birraio Dave Sanders (ex Elland Brewery). L'idea è quella di realizzare delle birre a metà strada tra l'innovazione americana (Sierra Nevada in primis), sopratutto per quel che riguarda le luppolature, e la tradizione della vecchia Kirkstall Brewery.  Sono in particolare i nomi delle birre a guardare al passato: la Pale Ale chiamata "Three Swords" (tre spade), si rifà al vecchio logo della Kirkstall (tre pugnali), mentre la birra che stiamo per stappare, chiamata Dissolution Extra IPA, si riferisce alla soppressione o dissoluzione dei monasteri in Inghilterra (tra i quali anche la Kirkstall Abbey) messa in atto da Enrico VII tra il 1536 ed il 1540.
All'aspetto è di color arancio pallido, velato, con sfumature dorate; la schiuma è biancastra, fine e cremosa, ed ha una buona persistenza. Ottimo benvenuto con un aroma fresco, elegante e pulito dove troviamo mandarino e pompelmo con delicate sfumature più dolci di frutta tropicale (mango, passion fruit), melone retato e lampone maturo. Un equilibrio molto ben riuscito che però non viene purtroppo replicato allo stesso livello in bocca; il corpo medio e la carbonazione bassa la rendono morbida e gradevole al palato, dove c'è anche una notevole intensità. Il gusto è però forse eccessivamente carico di dolce, con molta frutta tropicale, una leggera deriva nel miele, ed una controparte amara di pompelmo, resina e pino che però non "morde" come dovrebbe e che non è particolarmente elegante. Discretamente attenuata, ha qualche leggera nota di biscotto;  è una birra solida che scorre però un po' a rilento dal bicchiere allo stomaco. Il delicato e pungente aroma (figlio di un abbondante dry-hopping) suggeriva uno scenario un po' diverso, intenso sì, ma leggero e raffinato; c'è comunque un buon livello di pulizia, ed il risultato finale e tutto sommato abbastanza soddisfacente, anche se non al livello di molti altri birrifici inglesi che abbiamo imparato a conoscere nell'ultimo anno.
Formato: 50 cl., alc. 6%, lotto 083355, imbott. 12/08/2013, scad. 08/2014, pagata 3.33 Euro (beershop, Inghilterra).

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