domenica 17 novembre 2013

St-Feuillien / Green Flash Black Saison

Il primo incontro tra il birrificio belga St-Feuillien e quello californiano Green Flash avviene nel 2009, quando Dominique Friart, proprietario di St-Feuillien, è in vacanza negli Stati Uniti e va a visitare il birrificio di Mike e Lisa Hinkley. Green Flash si trova a San Diego, ma  ha nel proprio portfolio un buon numero di birre che s'ispirano alla tradizione belga. L'incontro è proficuo e l'anno successivo Mike ed il birraio di Green Flash, Chuck Silva, salgono su di un aereo e si recano in Belgio per dar vita ad una birra a due mani,  la Bière De L'Amitié (Birra dell’amicizia), mai più replicata. L’anno scorso il birraio Alexi Briol di St-Feuillien ha ricambiato la visita, ma invece che riprodurre la stessa ricetta in territorio statunitense, i due birrifici hanno optato per una nuova birra, una Black Saison brassata con luppoli americani ed europei (Cascade e Styrian Golding), un mix “segreto” di spezie e un ceppo di lievito (tipo Bastogne Belgian Ale Yeast) di proprietà di Green Flash, lo stesso utilizzato per produrre la Rayon Vert.  Questo per la versione Americana, perché la stessa Black Saison è stata in seguito riprodotta anche in Belgio, presso gli impianti della St-Feuillien, con un etichetta diversa e con (forse) un diverso ceppo di lievito?  Negli USA la birra arriva sugli scaffali a Settembre 2012, con una gradazione alcolica in percentuale del 5.7%. Molte meno notizie si hanno sulla versione europea, che il sito internet della St-Feuillien neppure elenca, rispettando in pieno la tradizione che vede i produttori belgi molto poco interessati alla comunicazione via internet, poche eccezioni a parte.
Leggermente più alcolica della sorella americana (6.5%), con "vitamina C" nella lista degli ingredienti, è davvero quasi nera all'aspetto con una testa di schiuma beige, cremosa, molto generosa e molto persistente. Il naso ha un'apertura speziata (soprattutto pepe), seguono sentori di mela verde, note più lievi di agrumi e di tostatura, liquirizia e, quando la birra si scalda, un accenno di cioccolato al latte. Bottiglia non molto fresca, ma aroma che si difende ancora bene. Molto leggero il corpo (se pensiamo all'ABV di 6.5%), carbonazione decisa, una consistenza watery che le consente di scorrere molto velocemente dal bicchiere; l'imbocco è fruttato (arancio e mela) con l'anima "black" che inizia ad affacciarsi in un secondo tempo. Prima leggera tostatura, poi una bella progressione finale che passa per note di caffè, liquirizia e cioccolato amaro. Manca la componente rustica tipica di una saison della Vallonia (eccetto una leggera terrosità del retrogusto) ma è una birra elegante e dalla buona intensità. Un ibrido diviso in due, con una prima parte solare e fruttata e, come descritto prima, una bel crescendo che sfocia in un finale "scuro" ed amaro. Le bollicine forse sono un po' in eccesso, il corpo è forse un po' in difetto. 
Formato: 33 cl., alc. 6.5%, IBU 32, lotto 447612:46, scad. 07/01/2014, pagata 3.50 Euro (beershop, Italia).

2 commenti:

  1. Erratum Corrigendum: portfolio e non portafoglio.
    Birra molto interessante, devo mettermi alla sua ricerca.

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