domenica 10 novembre 2013

Dieu du Ciel Péché Mortel

Arriva finalmente anche il Canada sulle pagine del blog, una nazione che inevitabilmente è stata contagiata dalla vicina Craft Beer Revolution americana e che, di riflesso, sta sfornando dei prodotti molto interessanti, sebbene in numero molto più modesto rispetto ai colleghi a stelle e strisce. Tra i birrifici più apprezzati c’è senza dubbio la Brasserie Dieu De Ciel!; ci affidiamo inevitabilmente ai siti di rating, dove il birrificio è praticamente “da sempre” in cima alla classifica  canadese e stabilmente nella Top 25 dei migliori birrifici al mondo (tredicesimo posto nel 2013).  Questo micro birrificio viene aperto nel 1998 da Jean-François Gravel, Patricia Lirette e Stéphane Ostiguy, compagni di studi (microbiologia) ma è Jean-François ad apprendere la passione dell’homebrewing dal padrino e dai libri di Papazian. Ad agosto 1998 un ex-ristorante russo all’angolo di Rue Laurier e Rue Clark viene convertito in brewpub: Dieu De Ciel!  sarebbe stata l’esclamazione (equvalente a "Oh My God!") che Jean-François disse dopo aver assaggiato la sua prima birra prodotta in casa.  Patricia lascia la società nel 2006, rimpiazzata (anche nell’azionariato) dal birraio Luc Boivin, esperienza decennale alla Les Brasseurs du Nord. Luc e la moglie Isabelle Charbonneau diventano “titolari” del processo di espansione ormai necessario, visto che la produzione nei modesti locali del  brewpub di Montreal non più essere incrementata e non c’è neppure lo spazio per installare una linea d’imbottigliamento, una necessità ormai improrogabile. Viene così trovato un nuovo edificio (16.000 metri quadri) a St. Jerome, 60 chilometri a nord di Montreal, vicino a casa di Luc ed Isabelle, che viene inaugurato nel 2007 e che permette di arrivare a 3500 hl/anno. Nello stesso anno vengono finalmente distribuite le prime bottiglie, mentre nel 2008, attiguo al nuovo birrificio, viene aperto un (brew)pub, analogo a quello di Montreal. Nel rapido riassunto della storia di questo birrificio canadese non va omessa la figura di  Yannick Brosseau, autore di tutte le bellissime etichette. 
Dieu De Ciel! (il punto esclamativo sarebbe obbligatorio) debutta sul blog “col botto”. Ricorriamo ancora al beer-rating per redigere il biglietto da visita di questa Péché Mortel (il peccato mortale), una Imperial Stout brassata con caffè che dal 2009 ad oggi Ratebeer proclama ogni anno come la miglior birra canadese. Stesso scenario su Beer Advocate: miglior birra canadese e, nella sua categoria, ottava miglior Imperial Stout al mondo. Arriva nell’insolito formato da 341 ml., ed è nera (quasi) come la pece; la schiuma, di colore beige scuro,  è molto fine e cremosa, con buona persistenza.  L’aroma offre sentori di caffè, alcool (bourbon), Christmas cake (tortino natalizio di frutta candita) e cioccolato amaro; più in sottofondo qualche nota di vaniglia ed una leggera affumicatura. Massiccia in bocca, dal corpo pieno, con una carbonazione modesta; la consistenza è sul versante oleoso, con una cremosità appena accennata.  “Dieu De Ciel!” è quello che viene da esclamare al primo sorso; birra intensissima, che prosegue sui binari tracciati dall’aroma in un elogio della semplicità. Pochi elementi in gioco, pulizia esemplare, nessun estremismo ma tanta cura nei dettagli. Caffè e tostature sono la parte amara, intensa e priva di bruciature, parzialmente stemperata dal dolce del tortino di frutta e da note di prugna disidratata. L’alcool c'è (9.5%) e regala un morbidissimo calore etilico che accompagna tutta la bevuta, sottovoce, senza mai imporsi.  Il finale ha un preambolo leggermente acidulo di caffè, prima del lungo ultimo abbraccio, amaro ed etilico, morbido e caldo, estremamente appagante. Compagna ideale di un dopocena di un semestre (autunno-inverno), è tutto sommato facile da bere ma sarebbe un vero peccato (mortale) non sorseggiarla con molta calma, gustandola sorso dopo sorso. Ogni tanto si trova anche in Italia, quindi tenete gli occhi aperti e non fatevela scappare.  
Formato: 34,1 cl., alc. 9.5%, lotto 06/2011, scad. 03/2018, pagata 6,90 Euro (beershop, Italia)

2 commenti:

  1. Ciao a tutto lo staff, vi seguo da un po' e apprezzo molto il vostro lavoro per tenere aggiornato questo blog; colgo l'occasione di scrivervi per la prima giusto per aggiungere un'informazione supplementare: in Canada questo formato non è affatto inusuale in quanto i 341 ml del sistema decimale corrispondono esattamente a 12 once imperiali (equivalenti a 11.5 U.S. fl oz), il quale sistema viene ancora usato in UK e nelle sue vecchie colonie per ragioni storiche. Penso che anche il mondo dei vari contenitori e dei materiali sia tutto da esplorare (anche se ben meno interessante del loro contenuto).
    Continuate così,

    M

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    1. Ciao Maurizio, grazie dell'interessante precisazione. Il termine "inusuale" si riferiva più che altro al confronto con i formati delle bottiglie che arrivano qui in Italia.... di solito 33 o 35.5 (le 12 once americane). Di canadesi non ne arrivano moltissime da noi.
      Davide

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