sabato 29 giugno 2013

Brewfist Green Petrol

Con questa sono sette le Brewfist che sono passate su queste pagine; l'ottimo birrificio di Codogno (Lodi) continua ad aggiungere novità alla sua gamma (ma non al sito internet, ahimè) che potete assaggiare sia in bottiglia che direttamente a quello che, in modo riduttivo, si potrebbe definire la "tap room" del birrificio, ovvero il locale Terminal 1.  La propensione di Brewfist per le luppolature americane è ormai evidente dalle "IPA e dintorni" che  sono stare prodotte sino ad ora: le IPA Burocracy, Spaceman,  la double IPA Too Late, e la (molto luppolata) American Pale Ale in collaborazione con Beer Here, la Caterpillar. Il tassello quasi scontato che mancava era rappresentato dall'assenza di una Black IPA, lacuna prontamente colmata con l'uscita di questa Green Petrol;  stappiamola dunque, questa bottiglia di "benzina verde" (ove il verde è ovviamente quello del luppolo) che si presenta praticamente nera, con una testa molto persistente di schiuma color beige, fine, compatta e cremosa. Ottimo l'aroma, fine, pulito,  con agrumi (arancia e pompelmo) in evidenza e qualche sentore di tropicale a rendere il bouquet olfattivo più variegato. Man mano che la birra si scalda emergono i sentori di tostato, caffè ed un leggero affumicato. Percorso che continua in bocca con un ingresso leggermente tostato seguito da un fruttato che richiama l'aroma (pompelmo e tropicale); la seconda parte della bevuta vira invece decisa sull’amaro tra tostato, resinoso e caffè, che si dividono quasi equamente il palcoscenico e rimangono protagonisti anche del lungo retrogusto. Leggermente meno pulita in bocca rispetto al naso, ha comunque un bell'equilibrio complessivo tra le varie componenti, amaro e dolce, ed un contenuto alcolico (8.2%) nascosto benissimo. Birra solida ed intensa, corpo da medio a pieno, carbonatazione moderata, viscosità oleosa, bevuta appagante: se la gioca con i migliori esemplari  italiani di (ambigua) categoria che abbiamo bevuto, ovvero  Due Di Picche (Menaresta), B Space Invader (Toccalmatto), Bombay Cat (Revelation Cat) e Paranoid (Buskers).  L’American Brewers Association da qualche anno ha decretato la "morte" dell' (ossimoro) Black IPA sostituendolo con quello più versatile di American Black Ale ( siamo pigri, riportiamo in inglese: American-style black ales are very dark to black. The perception of caramel malt and dark roasted malt flavor and aroma is at a medium level. High astringency and high degree of burnt roast malt character should be absent. Hop bitterness is perceived to be medium-high to high. Hop flavor and aroma is medium-high. Fruity, floral and herbal character from hops of all origins may contribute character. American-style black ale has medium body).
Formato: 33 cl., alc. 8.2%, IBU 60, lotto 3135, scad.30/04/2014, pagata 4.50 Euro (beershop, Italia)

Nessun commento:

Posta un commento