sabato 19 gennaio 2013

Hoppin Frog Barrel Aged BORIS The Crusher

Dopo aver assaggiato diverse IPA, purtroppo non tutte in condizioni ottimali, cambiamo percorso e passiamo al lato più "oscuro" del birrificio americano Hoppin Frog. Per produrla il birrificio dell'Ohio utilizza la sua oatmeal imperial stout "Boris the Crusher" invecchiata in botti di Heaven Hill Whiskey. Medaglia d'oro al Great American Beer Festival del 2008, medaglia d'oro alla World Beer Cup del 2012 tenutasi a San Diego. Passiamo ai "beer-raters": nel 2008 Ratebeer la elencava tra le 50 migliori birre al mondo; oggi mantiene sempre un punteggio di 100/100, ma non figura neppure tra le 25 migliori imperial stout al mondo. L'americano Beer Advocate le attribuisce 95/100 e la mette alla posizione 27 tra le migliori birre di categoria al mondo. Terminata la parte "frivola", passiamo alla sostanza. Il tappo color oro indica che si tratta di una bottiglia prodotta nel 2009 (Aprile e Luglio); impressiona la sua viscosità mentre la versiamo nel bicchiere, sembra davvero di travasare dell'olio motore di colore nero. Si forma un centimetro di schiuma, cremosa, color marrone, evanescente. Al naso mostra subito i muscoli: "sventagliata" etilica (whisky), sentori di legno bagnato, caffè, cacao, frutta sotto spirito (uvetta) e liquirizia. Anche al palato è l'alcool/whisky a dare il benvenuto; sarà lui ad accompagnarci per quasi tutta la bevuta, mettendosi in primo piano davanti alle attese note di caffè, tostature , cioccolato amaro che sembrerebbero non avere nessun'ambizione di protagonismo, ma solamente la funzione di portare equilibrio e contrastare la predominanza etilica. In sottofondo si percepiscono anche leggerissime note di vaniglia e di legno. Ci sorprende il finale, dove sbuca inattesa una nota luppolata e resinosa che ripulisce bene il palato, rinfrescandolo e rinfrancandolo. E' una birra davvero molto solida ed intensa, con il whisky che riscalda tutta la bevuta, pur non risultando mai eccessivo; corpo pieno, molto poco carbonata, densa ed oleosa, abbastanza morbida in bocca. Ottima compagna da dopocena, almeno per i quattro mesi più freddi dell'anno; passata la stagione, potreste aver bisogno di una doccia rinfrescante per smaltirla. Si sorseggia con buona facilità, ma la "rana" BORIS non fa sconti: l'alcool non è scandalosamente eccessivo (9.4%), ma i 65 cl. affrontati in solitudine mi hanno quasi messo al tappeto. Formato: 65 cl., alc. 9.4%, IBU 60, lotto 2009, scad. non riportata, prezzo 17.40 Euro.

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